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lunedì 12 novembre 2007

Ciak e le finestre che ridono

Oggi presentano alla stampa Il Nascondiglio, l'ultimo film di Pupi Avati .

Non posso fare a meno di ricordare il film che a suo tempo mi fece una gran paura.

La casa dalle finestre che ridono

Ecco come ne scrive Daniela Catelli nel suo Ciak si trema:

(...) la storia del "pittore di agonie" Buono Legnani e delle sue terribili e incestuose sorelle che torturano per lui le vittime di cui dipinge il doloroso trapasso, riesce ancora oggi a spaventarci. L'ambientazione nelle campagne vicino a Ferrara, i luoghi visti di consueto come terra di gente bonaria e solare resi d'un tratto scenario di orribili perversioni, il senso del pericolo che sta attaccato addosso al protagonista come un sudario, la sorpresa finale, sono tutti elementi che ne fanno un piccolo classico del genere. Proprio perchè, per una volta, l'unico intento che si vuole raggiungere è quello di spaventare il pubblico con una storia macabra di quelle che si narravano un tempo intorno al fuoco per far star buoni i bambini.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E già...

http://cinema.castlerock.it/recensioni.php/id=888/articolo=grana-rosso-padano

subbuteoblog ha detto...

mi scuso per il ritardo con cui rispondo al commento e ti ringrazio per il link alla tua bella rece