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venerdì 25 gennaio 2008

Nessuna foto per Ciak si trema

In previsione della presentazione di Ciak si trema mi ero raccomandato più e più volte: "Porta la digitale e vedi di scattare un po' di foto per il blog!"

Anche al cellulare, poco prima dell'inizio della serata:"Ricordati le foto"

Niente da fare!

Per punizione ho quindi assegnato a Daniela un compito scritto dal titolo:

La presentazione di Ciak si trema

Claudio mi ha - giustamente - rimproverato di non aver fatto foto alla presentazione del 21 gennaio scorso. E in effetti ne sarebbe valsa davvero la pena, fossi un po' meno svanita e più attenta a certi particolari.
Intanto per la cornice: la Libreria del Cinema di via dei Fienaroli, di comproprietà di 16 note persone tra critici, registi, attori, sceneggiatori e produttori, una formula a quanto mi risulta davvero unica che opera felicemente dal 2004. Non è un posto dispersivo e anonimo come una qualsiasi Feltrinelli. E' un luogo per amanti del cinema, in pieno centro di Trastevere ma in una zona relativamente tranquilla, accogliente e caldo, un piccolo rifugio per chi queste cose le ama davvero.
E poi per il pubblico: appassionati, amici, colleghi, giovani registi (Gabriele Albanesi), aspiranti critici, esperti sceneggiatori (anche il grande Gianni Romoli, quello del versante horror e non autoriale, è della partita). Un pubblico competente, coinvolto, che interviene più volte nel corso della serata. I ragazzi de Il buio si avvicina, Fabiana Proietti e Carlo Valeri, si rivelano preparati, sfoderano una buona dialettica e hanno un background e dei modelli sicuramente molto diversi dai miei, ma proprio per questo stimolanti. Ci confrontiamo su tutto: gli archetipi della paura, Rob Zombie, i remake, i videogiochi, la crisi, la morte/quasi morte, la rinascita probabile del genere... si potrebbe andare avanti per ore, supportati dallo splendido MC Flavio De Bernardinis, dall'arguto Sergio Bassetti (il docente che tutti vorrebbero avere) e dall'intenso Egidio Eronico, che il genere lo ama davvero, lo frequenta, lo conosce forse più di tutti i presenti. A malincuore si chiude ma l'atmosfera è allegra, le facce sorridenti, gli autori soddisfatti. E allora uno pensa (ed è questo che ti frega!): ma che importa se non vedrò mai un euro di quanto mi spetta e non saprò mai quante copie ho venduto: parlare di cose che ami con gente che le ama - per parafrasare una pubblicità - non ha prezzo.

Daniela Catelli

2 commenti:

..mario.. ha detto...

Complimentoni Dani! Peccato che mi separino da Roma diversi chilometri, altrimenti un saltino ce l'avrei fatto volentieri.
Mi fa piacere che tu ti senta già in gran parte gratificata, ma sono d'accordo con te: se ci si accontenta della sola soddisfazione si rimane fregati, quindi sotto con la casa editrice!

subbuteoblog ha detto...

Ciao Mario,
felice di leggerti anche qui ;o)