Buon 2013
Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima
Ben
ritrovati, spero abbiate passato delle feste serene, e che siate
pronti, a differenza della sottoscritta, a prendere a calci in culo
il nuovo anno.
Lasciando
da parte i convenevoli e riprendendo le fila di questa specie di blog
(dove non si parla di cucina, di politica e di calcio, cioé delle
uniche cose che a quanto pare interessano gli italiani), poche cose
mi divertono di più del vedere come i motori di ricerca rispondano
alle richieste più strane del web, indirizzando sti poveretti sulle
strade sbagliate del mio Ciak si trema. Così, dopo il "bambino
sfregiato col bisturi", i "video porno di signore seguite
da sc..." (Scavatore? Scippatore? Scrittore? Scopatore? Come
vorrei poter leggere tutto!), "trema tutto e possibile che
prende" e vari accenni anche lontani a cose di cui magari parlo
davvero, c'è anche qualcuno che ci è arrivato con questa domanda:
"Sasha Roiz è gay?"
Ora, per chi non lo sapesse, cioè la
maggioranza di quanti mi leggono, Sasha
Roiz
è l'attore canadese – molto
sexy – che interpreta il Capitano
Renard,
misterioso esponente di una famiglia reale di Wesen,
nella bella serie tv GRIMM.
E se così fosse? E' vero che per gli etero sarebbe uno spreco, ma è
anche molto probabile che nessuno di noi abbia occasione di
verificarlo, e in ogni caso questo non diminuirebbe il suo fascino.
Mi chiedo perché ci sia gente che presuppone che internet abbia TUTTE le risposte
quando
ha tutt'al più TUTTE le insinuazioni.
Vabbé, comunque leggere questi dati mi diverte, e mi fa venir voglia
di scrivere (ovviamente non di quello che interessa a queste
persone). So che scrivere più spesso la parola porno
mi porterebbe più lettori, e del resto sono convinta - e ho sempre
detto - che il porno e l'horror sono due generi strettamente
imparentati perché mettono in scena lo sfruttamento del corpo umano,
la sua dissezione teoretica e pratica, e sono entrambi basati sulle
pulsioni più elementari. Ma il primo non lo frequento da tempo e
quando l'ho fatto mi ha in genere annoiato, mentre il secondo mi
sfugge, da un po' di tempo a questa parte.
Sto
meglio – mi sono sfogata e sfogarsi fa SEMPRE bene, specie se si ha
ragione – e tra le mille cose che voglio leggere, vedere, scrivere
e VIVERE in questo 2013, credo che il proposito numero 1 sia quello
di studiare me stessa e i miei simili. Ho in mente un libro in parte
autobiografico e voglio impiegare il tempo che passo sui mezzi a
"osservare" l'umanità depressa costretta a prenderli,
invece che concentrata su me stessa e sulle cose che mi piace leggere
e ascoltare.
Mi
dispiace cambiare totalmente tono, per salutare da queste pagine
alcuni dei grandi
scomparsi di fine anno
(ce ne sono sempre, mi piace pensare che lo facciano apposta per
guastare le feste a chi resta), a partire da Rita
Levi Montalcini, che
non ho mai capito cosa abbia fatto anche se so che è un genio
riconosciuto, ma che, diciamolo, il suo bel secolo di vita se l'è
vissuto. Poi se n'è andato Charles
Durning,
un attore corpulento e corposo che ho sempre adorato, con quello
sguardo tra l'affabile e il perfido, perfetto sia per ruoli da buono
che da villain. Mi è piaciuto tanto in film che ho amato molto: La
stangata,
Quel
pomeriggio di un giorno da cani,
I
ragazzi del coro,
Il
più bel casino del Texas,
Lo
spaventapasseri e Mr. Hula Hoop. Era
uno di quei caratteristi che lasciano il segno, come ne nascono
sempre più di rado. Ci ha lasciato per sempre la vigilia di Natale,
a 89 anni. Della sua morte qualcuno si è accorto, mentre ha avuto
purtroppo meno risalto quella del regista italiano Emidio
Greco, 


E'
morto poi anche il creatore di due serie che non ho mai amato molto,
Spazio
1999
e Ufo,
nonché dei Thunderbirds
che mi hanno sempre fatto impressione:
Gerry
Anderson,
autore della sci-fi di culto per molti dei ragazzi degli anni
Sessanta/Settanta, ha preso il volo a 83 anni il 26 dicembre.
Ma la
scomparsa che mi ha colpito di più è quella di un personaggio assai
meno famoso: Alberto
Lisiero,
fondatore dello Star
Trek Italian Club,
l'Ammiraglio
della nostra flotta spaziale, che se n'è andato all'improvviso,
troppo presto, a 48 anni.


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