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mercoledì 5 novembre 2014

RIAPRO PERCHE' SI'



Ma sì, perché no? Come diceva Olivia di Braccio di Ferro "sono una donna, ho il diritto di cambiare idea"! E io di questo diritto ne ho fatto sempre ampiamente uso. Solo gli imbecilli non lo fanno. E poi, sì, va bene il posto incontaminato e tutto il resto, ma in fondo chi se ne frega?
Questa è casa mia e qui comando io per dirla con Milva (o era la Cinquetti? Boh) e in questo mondo di blogghisti per forza chi sono io per togliermi dalla massa? Ci scrivo, non ci scrivo, sono cavoli miei. Perdo tempo, parlo di serie tv, di cinema, di libri, delle cose che vorrei fare/leggere/vedere/scrivere/vivere e che so che non farò mai? Saranno pure fatti miei. Diciamo che questo sarà d'ora in poi un blog anarchico senza scadenze e forse anche senza interesse, ma che ho deciso di tenere aperto. Perché in fondo, con tutte le stronzate che si leggono in giro, io non do fastidio a nessuno, me ne sto buona buona in un angolino e magari di tanto in tanto gioco a fare la vecchia acida sfogandomi per gli orridi doppiaggi italiani, gli orrori di traduzione, chi vede 10 film e si sente un critico professionista, chi ha nerdizzato il mondo. 
Oppure mi esalterò per le cose che piacciono solo a me,  seduta su questo scomodo divanetto virtuale a psicanalizzarmi l'anima.
Sarà un delirio solipsista come è giusto che sia un blog, senza sensi di colpa e senza vanagloria. Insomma, il locale è di nuovo aperto, la birra me la sono bevuta tutta e al momento siamo un po' sguarniti. Del resto il mio sogno non è mai stato quello di gestire un locale ma di presiedere un salotto letterario, di quelli che ormai non esistono più, dove si parla di cose non legate alla sopravvivenza del corpo ma dell'anima. Per invitarci anche le persone che ho avuto la gioia e l'onore di intervistare o di ascoltare in questi ultimi tempi: IgorT, Alejandro Jodorowsky, Robert Crumb, Gilbert Shelton... tutta gente ignorata dall'Italiano Medio ma che qualcuno per fortuna ancora conosce e ama.
Per ora è tutto. Chi vuole leggere qualcosa di leggermente più sensato della sottoscritta può scorrere tra recensioni e interviste su www.comingsoon.it e sul numero di Mucchio Selvaggio in edicola, dove parlo, da umile ospite, dell'horror e di quello che mi piace oggi e che mi fa paura. E adesso chiudo perché mi sento un po' strana a parlar da sola e ho un sacco di serie in arretrato da vedere. Vi farò sapere quando il bar sarà di nuovo fornito. Oppure no. Ve l'ho già detto quanto odio novembre?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Dicevi che questo luogo sarebbe sparito.
Consigliavi di cancellare il link tra i preferiti.
Ebbene, io t'ho sempre seguito e sempre ti seguirò.
Daje, Danielona, Kurando tifa per te. E continuerà a seguirti come un'ombra (poiché ho bisogno di leggere cose sensate).

Federico ha detto...

Mentre attendo l'arrivo (?) di El Topo a Casteddu, per presenziare (e psicomagicare) alla proiezione della versione cinematografica della sua Danza Della Realtà, mi farebbe davvero piacere che tu "perdessi tempo" ad assemblare scampoli dell'intervista al grande attore/regista/fumettista/psicomago/surrealista mancato/e molto altro .
Se poi la rilasciassi integralmente...ancora meglio!!!

Ciak si trema ha detto...

Grazie ai miei 2 (a questo punto) lettori preferiti! Per Fede: qua l'intervista a Jodo, più o meno integrale (manca forse una risposta): http://www.comingsoon.it/news/?source=cinema&key=37442

A rileggerci presto, miei cari!

Federico ha detto...

Grazie Daniela.
Se ti ricapita un'occasione simile (intervistare El Topo) non farti sfuggire le connessioni tra cinema e fumetto dato che, come forse saprai, il buon Jodo si reinventò sceneggiatore di fumetti (di grande successo, tra l'altro) per poter realizzare pellicole che sarebbero rimaste inedite se non adattate attraverso la Nona Arte. Non è il caso de "La danza della realtà", dato che a suo tempo lo declinò a romanzo, comunque...

Ciak si trema ha detto...

Certo, lo conosco bene, ma in 5 minuti scarsi c'è tempo solo per parlare del film e quello vogliono da me. Ad averlo avuto di più sarebbe stata una pacchia, io lo adoro!

Luca Zacchi ha detto...

Ciao Daniela, felice di rileggerti