Joe Lansdale non è l’unico artista della penna che ho l’onore di poter considerare “amico”. C’è anche uno straordinario scrittore spagnolo pubblicato nel nostro paese, Juan Manuel De Prada, che oggi a Roma presenta il suo nuovo romanzo, “Il settimo velo” (Longanesi). Ma soprattutto c’è Danilo Arona, colui che nel corso degli anni – e sono ormai parecchi – sono giunta ormai a considerare la mia metà oscura, anche se non è cattivo come Alexis Machine. Sta di fatto che tra noi - che viviamo lontani e non ci siamo mai frequentati nella quotidianità – si è creato un legame profondo di pensieri e parole che ci ha portato a scrivere un libro insieme (“L’Esorcista, il cinema, il mito”, Falsopiano), e che lui ha riassunto in modo mirabile e spiritoso nella straordinariamente lusinghiera e commovente introduzione alla nuova edizione del mio “Ciak si trema”. Insomma il nostro è un amore senza congiunzione carnale, un platonico incontro di sensibilità.
Solo che lui, al contrario di me, bazzica con cose che a me fanno un po’ paura… non so come faccia, ma quando leggo un suo romanzo (ne ha scritti molti e tutti belli, consiglio soprattutto “Palo Mayombe” : per la bibliografia completa vi rimando al suo sito www.daniloarona.com) o un suo racconto, ho la netta sensazione che quest’uomo conosca davvero il lato oscuro che è il vero cuore della realtà che vediamo, e che in qualche modo riesca a prevedere o anticipare il futuro, le mosse di potenti nemici occulti che prosperano indisturbati in questi tempi di epocale malvagità.
Sarà la sua conoscenza di studioso delle sette sataniche che abbondano nel Nord dove vive, la sua passione per il cinema e la letteratura horror, la sua capacità da vero Gemelli di cogliere l’unheimlich che si nasconde nel quotidiano, ma Danilo è uno che ti mette i brividi.
Giorni fa mi ha inviato il suo nuovo racconto, “Santanta” (Perdisa editore). Lo spunto di partenza è il Santa Ana, il vento terribile che devasta ogni anno la California e le ville delle star propagando gli incendi, e che fa fare alla gente cose strane e orribili, scatenando la violenza latente dentro di loro. Sarà una coincidenza, ma oggi a Roma soffiava un vento simile, caldo e gravido di minaccia, e sono accadute e continuano ad accadere cose terribili e violente… Dietro il Santanta si nasconde una tremenda entità indiana (sì, insomma, nativo-americana) e forse questo mio ponentino imbastardito e infuocato di polvere del deserto non nasconde altro che i mutamenti climatici legati al famigerato effetto serra. Eppure il dubbio mi resta. Il fatto è che dopo aver letto i libri di Danilo Arona, è impossibile continuare a vedere le cose con gli occhi di prima.
Daniela Catelli, 28 maggio 2008 (cento di questi giorni, magister!)
Solo che lui, al contrario di me, bazzica con cose che a me fanno un po’ paura… non so come faccia, ma quando leggo un suo romanzo (ne ha scritti molti e tutti belli, consiglio soprattutto “Palo Mayombe” : per la bibliografia completa vi rimando al suo sito www.daniloarona.com) o un suo racconto, ho la netta sensazione che quest’uomo conosca davvero il lato oscuro che è il vero cuore della realtà che vediamo, e che in qualche modo riesca a prevedere o anticipare il futuro, le mosse di potenti nemici occulti che prosperano indisturbati in questi tempi di epocale malvagità.
Sarà la sua conoscenza di studioso delle sette sataniche che abbondano nel Nord dove vive, la sua passione per il cinema e la letteratura horror, la sua capacità da vero Gemelli di cogliere l’unheimlich che si nasconde nel quotidiano, ma Danilo è uno che ti mette i brividi.

Daniela Catelli, 28 maggio 2008 (cento di questi giorni, magister!)